Capitali della moda: la classifica delle città più promettenti in Cina

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Milano, Parigi, New York e Londra sono le capitali della moda più affermate, ma nel corso degli anni si sono susseguite città che hanno saputo portare alla luce nuovi codici stilistici che hanno fatto innamorare gli addetti ai lavori, diventando mete irrinunciabili durante le fashion week che ospitano. Come Copenaghen per esempio, che con lo stile Scandi ha influenzato molto gli scenari stilistici degli ultimi anni, o anche Shanghai, che nell’ultimo anno ha visto la presenza di brand illustri come Vivienne Westwood e Moncler durante la sua ultima fashion week.

Rimanendo in Cina, oggi 8 gennaio 2025, Vogue Business ha pubblicato il report New Fashion Capital Index 2024. L’elenco colloca le città della Cina più promettenti come prossime capitali della moda in base a cinque metriche: potere di consumo (compreso il PIL pro capite e la qualità della vita), potenziale aziendale (comprese l’apertura di negozi e la facilità di trasporto), fascino culturale (compresa la ricchezza della cultura per quanto riguarda la moda e le attività culturali della città), manodopera e innovazione (compresa la capacità della città di creare nuovi talenti e formare quelli locali) e potere di sviluppo (incluso lo sviluppo sostenibile e la stabilità finanziaria), tenendo conto anche del consumo economico, della vendita al dettaglio sociale, delle dinamiche aziendali, della strategia per i talenti, della forza del capitale e delle caratteristiche culturali. Sono state escluse dalla lista città come Shanghai, Pechino e Guangzhou, molto più sviluppate rispetto ad altre, per concentrarsi sulle nuove promesse.

Al primo posto si trova Shenzhen, città della scienza e dell’innovazione, cresciuta rapidamente sotto tutti gli aspetti grazie al suo spirito pionieristico: «Shenzhen ha compiuto un salto storico da piccola città di confine a metropoli internazionale, sia attraverso la sua resilienza che il suo potenziale di sviluppo economico. Che si tratti di investimenti nel marchio o di sostegno del governo, Shenzhen ha colto con fermezza l’opportunità di sviluppare un’industria della moda con profondità culturale, affermandosi come una nuova bussola per la moda urbana».

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Secondo posto per Chengdu, leader della regione sud-occidentale, con un potenziale incredibile: «L’atmosfera imprenditoriale matura, il potere di consumo di alto livello e il fascino culturale hanno reso Chengdu attraente, ma allo stesso tempo i consumatori hanno mostrato segni di stanchezza ed è urgentemente necessario un aggiornamento del suo settore industriale». Segue Hangzhou, che si è guadagnata la terza posizione, con un posizionamento geografico che le consente anche di raccogliere i benefici economici di trovarsi sia nell’entroterra che sulla costa: «Hangzhou si è classificata terza, occupando il primo posto nell’innovazione e nel talento nella moda, e piazzandosi al secondo posto nel consumo di moda, dopo Shenzhen. (…) La crescita dell’innovazione scientifica e tecnologica ha fatto grandi progressi rispetto allo scorso anno e l’eccezionale settore dell’e-commerce si è sviluppato costantemente. Tuttavia, mantenere questo livello di innovazione rappresenta una sfida».

Chongqing, il più grande comune della Cina, si trova al quarto posto, ed è diventato una meta importante all’interno del panorama economico del Paese: «La moda della città ha una forte capacità di assorbire e integrare, e il suo temperamento è unico. Tuttavia, la forza e la pianificazione del marchio sono rallentate, in attesa che la città esploda. Nonostante questo attuale stato di attesa, rimane forte, con i cinque principali indicatori che continuano a crescere lentamente». Quinto posto per Wuhan, situata al centro della Cina: «lo sviluppo economico di Wuhan e lo sviluppo del business della moda sono forti, delineando una traiettoria graduale ma ascendente».

Al sesto posto troviamo Xi’an, nota per la sua influenza culturale: «Con la continua promozione della fiducia culturale e del consumo di qualità, lo sviluppo commerciale di Xi’an ha trovato nuovi punti di crescita sia nel patrimonio culturale che nell’innovazione». Settima posizione per Nanchino: «La capitale di 10 dinastie che è stata piena di leggende sin dalla sua fondazione, ha accumulato un ricco patrimonio culturale nel lungo corso della storia. La posizione geografica che collega l’est e l’ovest e il nord e il sud rende Nanchino una casa naturale per il consumo di fascia alta. Il potere di consumo complessivo e il fascino culturale stanno avanzando rapidamente, ma l’innovazione potrebbe migliorare». 

Si passa poi a Suzhou, che guadagna l’ottava posizione: «Suzhou si trova tra i due principali distretti commerciali di Nanchino e Shanghai, ma è emerso come un cavallo oscuro, integrandosi nello sviluppo del Delta del fiume Yangtze. Sono state introdotte una serie di politiche governative per garantire che il suo sviluppo della moda continui, ma il suo potere di innovazione complessivo è nascente mentre Suzhou lotta per trattenere i talenti». La nona classificata è Changsha, considerata una «mecca dell’intrattenimento», mentre il decimo se l’aggiudica Zhengzhou, una delle otto antiche capitali della Cina.



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